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24 giugno 2013

Notte di San Giovanni

Ok la stanchezza da traversata dei Sibillini dalla Forca di Presta a Frontignano, ma ieri sera un falò (o, in subordine, quantomeno un nocino) sarebbe stato da fare.
Vergogna e autobiasimo.

24 gennaio 2012

Putacaso... proposte per il turismo di montagna invernale, sul versante orientale della Valnerina

Putacaso si interrompesse la "fase positiva dell'Oscillazione Artica", e si decidesse a fare un po' di neve (che ci stiamo seriamente a intristi', stanotte si sognava che era già maggio, e non aveva nevicato per tutto l'inverno), e putacaso qualche casuale lettore da Polino, Monteleone di Spoleto, Sant'Anatolia di Narco, Scheggino, Caso, Gavelli, la montagna tra la Valnerina e l'altopiano insomma, s'è mai pensato all'enorme potenziale della zona per il turismo di montagna invernale (non quello industriale e velleitario dello sci alpino, come sciaguratamente vogliono riproporre in Vallonina, ma ciaspole, sci da fondo, escursionismo invernale)? 
Tutta la zona compresa tra la Pelosa e il Salto del Cieco, fino al Coscerno (e probabilmente anche oltre), passando per l'Aspra, il Monte Birbone e il Monte Motola, è tutto un susseguirsi di vallette in quota, collegate tra loro da una miriade di strade bianche, senza particolari pendenze, che conducono alle forche e si collegano tra loro, con splendidi panorami, in un ambiente ancora molto intatto e poco frequentato. Con un po' di segnaletica in più, e un po' di visione di insieme (tipo, in territori tra loro limitrofi e strettamente collegati, è abbastanza ridicola e insensata la mancata coordinazione in campo turistico tra i comuni -irredenti, chiaramente- ricadenti in provincia di Perugia e quelli, Ferentillo e Polino, della provincia di Terni), si potrebbe creare un comprensorio ideale per la montagna invernale.

14 settembre 2011

A Walter Bonatti

Un pensiero a Walter Bonatti, grandissimo alpinista italiano, che ci ha lasciato ieri.


...lascialo andare, per le Tue montagne.

11 gennaio 2011

Polino su Rai1!

La notizia che "Eroi per caso", fiction di Rai1 con Marcorè e Insinna ambientata nel Carso durante la Prima Guerra Mondiale, in onda ieri e stasera, è tutta girata a Polino è degna di nota.
Caro popolo, avrai la possibilità di ammirare la Pelosa, i boschi di Colle Bertone, il vecchio paese di Polino.
Alla facciaccia di Bartolini, che tanto c'aveva da ridire su Polino a Diritto Amministrativo.

[trincee con vista sulla valle del Fuscello, pendici della Pelosa]

15 novembre 2010

Monte Maggiore in Valnerina

Fresca fresca di ieri.
Il Monte Maggiore è tra le cime più alte (se non la più alta) del versante ovest della Valnerina, 1428 m s.l.m. A metà altezza, all'altezza di Piedipaterno. Escursione simpatica, tranquilla, poco più di un paio d'ore a salire, un po' meno a scendere, largamente assolata.
Il punto forte è il panorama. Anzitutto per tutta la gita si ha una bella visuale sui costoni occidentali della Valnerina, che dalla strada rimangono coperti. In cima poi si spazia, con un punto di vista piuttosto atipico. Il Monte Maggiore si trova infatti in un punto chiave, tra la Valnerina, la valle che porta verso Sellano e la Valle Umbra, con il Monte Serano e lo Spoletino. Da sud verso est si domina e si apprezza tutta l'orografia della media valle del Nera, dalle zone a nord presso Visso, a scendere fino a Ferentillo, con gli innesti delle valli del Tissino (verso Monteleone di Spoleto) e del Corno (verso Norcia), mentre l'orizzonte è chiuso dal Terminillo, dal Gran Sasso, dalla Laga, fino ad arrivare all'arco dei Sibillini, perfettamente visibili. Verso nord, c'è la vista sulla valle che da Cerreto porta a Sellano, e da lì i monti e gli altipiani fino a Colfiorito. Infine, vicino verso ovest, il monte Serano (la montagna sopra Campello e Trevi) e gli scorci sulla Valle Umbra e lo Spoletino. Insomma, mezza Umbria, e pezzi di Lazio Abruzzo e Marche.
Da Terni, si segue la Valnerina fino a Castel San Felice. Si prende il bivio sulla sinistra, che porta alla strada di mezza costa che da Forca di Cerro domina la valle per andare verso Sellano, e si seguono le indicazioni per il paese di Meggiano, 796 m s.l.m. Una volta arrivati (8 km dal fondovalle), a piedi si sale per la carrabile che inizia subito prima del paese, risalendo fino a una sella tra le querce (50 min). Si seguono lungo la cresta delle tracce di strada in direzione nord, fino al valico di Passo Cattivo (altri 40 minuti). Da lì la strada torna ampia, e sale lungo il costone della montagna fino a un piccolo rifugio (25 minuti). Si sale ancora un po' tra i pascoli verso la cima, che si raggiunge in breve tempo (25 minuti), e che appare spianata (un antico castelliere?). In alternativa, da Passo Cattivo c'è un'altra strada bianca, che scende fino a Colle Vento, circa 1 km oltre Meggiano.

28 luglio 2010

Della compagna Foille, del chili con carne e altre storie

Come diceva lu poro Brecht, "beato il popolo che non ha bisogno di Foille".
Ma il popolo ha bisogno di Foille, che quindi diventa la compagna Foille. A seguito della scoperta dell'esistenza della pratica e taumaturgica crema (antisettica, anti-scottature, anti-punture, anche piacevolmente profumata) addirittura in formato spray, si potrebbe arrivare a parlare addirittura di compagna segretaria Foille.

La compagna Foille s'è rivelata preziosa in questi giorni, ricchi di stanze di vita quotidiana, in specie a seguito della gita domenicale con la mia Agnese al Terminillo (e che Terminillo! con vista che spaziava dal Parco d'Abruzzo all'appennino tosco-emiliano, passando per il Tirreno, il lago di Bracciano, il Tezio).
Che altro?
Starebbeci anche una puntata marittima oratoriana, e una gran serata chili e cerveza!
Parlamo de Chili.
Soffriggere un paio di cipolle, peperoncino in quantità e un po' d'aglio. Rosolarsi una kilata mista di spezzatino tagliato fine e macinato. Aggiungere un peperone tritato e un po' di pomodori, e un po' d'acqua. Cuocere a lungo lasciando stringere pian piano il tutto. A parte cucinare dei fagioli. Prenderne un po', schiacciarli per benino, aggiungerli al chili. Far finire di cuocere. Ay!

31 gennaio 2010

Santi

Strano, ma il primo San Costanzo fatto a Perugia è stato questo del 2010, che ci si è ritrasferiti a Terni. S'è riconfermata l'idea che il torcolo dedicatogli è peggio assai del pampepato.
San Giovanni Bosco. L'assai didascalico trittico inaugurato oggi a San Francesco merita di essere ricordato su questo blog.

Ah, non c'entra nulla, ma la Pelosa innevata, con vista fino all'Argentario, di ques'oggi, era spettacolare.

21 novembre 2009

Ciao Lino!

A pochi mesi di distanza da Achille Compagnoni, se n'è andato verso altre montagne anche Lino Lacedelli, l'altro conquistatore nel 1954 del K2.

4 settembre 2009

"...innalzarsi al di sopra di ogni considerazione terrena, partire perscalare da solo la montagna più alta del mondo..."

"Quest'impresa non aveva nulla a che vedere con l'alpinismo, eppure è stata magnifica. Chiamatela folle, chiamatela come volete, ma non c'è anche un elemento di grandezza nel pensiero che questo giovane, infiammato forse dall'idealismo, abbia cercato di realizzare il desiderio di esprimersi, espandere la coscienza, sfuggire alle catene della carne, innalzarsi al di sopra di ogni considerazione terrena, partire per scalare da solo la montagna più alta del mondo...?"
Frank Smythe
 


Si parla di Maurice Wilson, morto di freddo nel 1934 in un coraggioso e avventato tentativo di scalare in solitaria il Monte Everest.
Ed esprime forse il senso più profondo dell'andare in montagna.
[il passo si trova riprodotto in "Alla conquista di Lhasa", di Peter Hopkirk, interessante libro sull'esplorazione del Tibet nella seconda metà dell'800]

  

13 maggio 2009

Ciao Achille!

Un saluto ad Achille Compagnoni, grande alpinista, e primo conquistatore assieme a Lino Lacedelli del K2 nel 1954.

E che possa continuare per sempre a camminare!

9 settembre 2008

Fiori

Il fatto che abbia caricato un album con foto di fiori di montagna appenninici, al di là dell'ovvio e diffuso interesse che chiunque di noi nutre per la flora del Gran Sasso, è un pericoloso segnale di deriva intimistica.
In pratica, un altro esempio della crisi della sinistra italiana.
Una "Stanza del figlio" in chiave nicoliana.

31 agosto 2008

Eritema

Di sicuro sarà anche il periodo di forte sintonia con etica ed estetica redneck. Però essere redneck pure di fatto riuscendo per l'ennesima volta a scottarsi il collo (al Gran Sasso e perdipiù a fine agosto) mi sa un po' eccessivo.

25 luglio 2008

Su nel Paradiso lascialo andare, per le Tue montagne... 2008

Proprio un anno fa, si scriveva per commemorare la scomparsa di Stefano Zavka, l'alpinista ternano morto sul K2 nel luglio del 2008.
Oggi, nonostante la triste morte di Karl Unterkircher, speravo di poter scrivere una pagina differente, con il salvataggio dopo giorni di bivacco sulle pareti del Nanga Parbat dei suoi due compagni, Walter Nones e Simon Kehrer.
La gioia rimane, ma è funestata dalla tragica notizia dei quattro morti, un padre e tre figli, unica superstite la madre, che arriva dal Mont Dolent, in Val d'Aosta.
A Unterkircher, alla famiglia Germs, a tutti coloro che la Montagna chiama a sé ogni anno questo pensiero.


Signore delle cime

Dio del cielo, Signore delle cime,
un nostro amico hai chiesto alla montagna.
Ma ti preghiamo, ma ti preghiamo
su nel paradiso, su nel paradiso
lascialo andare, per le Tue montagne.

Santa Maria, Signora della neve
copri col bianco soffice mantello
il nostro amico il nostro fratello
Su nel paradiso, su nel paradiso,
lascialo andare, per le Tue montagne.

25 febbraio 2008

Mountaineering!

Prima uscita di montagna invernale dell'inverno 2007/2008!
Giro dell'anfiteatro del Bove, sui Sibillini. Giornata splendida, caldo primaverile, ancora abbastanza neve per poter camminare, vista che spaziava dall'appenino Tosco-Emiliano, all'Umbro-Marchigiano, al Gran Sasso, al Velino-Sirente, Terminillo e Reatini, Amiata, Valle Umbra e Subasio.
In più ci si è riusciti a scottare la fronte, e a perdere 5 volte i ramponi. Sarà il caso di cambiarli, che non si può sempre sculare come quella ben famosa volta.
Toccherebbe andarci più spesso in montagna in 'sto periodo.
E invece fra un po', invece che sul Crinale Sud il terrore correrà all'ex macello di Via Pascoli, tra i vari Rizzo e i redivivi Giglio e Tonelli. All'ora di pranzo? Ma qui so' 'mpaciti!

11 gennaio 2008

...lascialo andare, per le Tue montagne...

E' morto stamattina
Edmund Hillary, l'alpinista neozelandese che assieme a Tenzing Norgay
per primo raggiunse la vetta del Monte Everest, 8850 s.l.m., il 29
maggio 1953.

26 novembre 2007

Alternative

Bardasci, i casi so' due: o stanno a fa' una base americana segreta sopra Terni, o a giudica' dallo sgarufato le montagne della Croce so' infestate da cinghiali mannari.

30 settembre 2007

Montagne, arrosticini e spaghetti western

Il piano di Campo Imperatore è sempre estremamente gradevole. Specie se accompagnato da arrosticini, bistecca, formaggio, vino e bruschette.

12 settembre 2007

Altrettanto interessante

Si notava come indubbiamente ci devono essere stati stretti legami culturali tra il Ternano e l'Occitania (e le Occitane?).

La teoria si fonda sull'uso dell'articolo determinativo maschile occitano "lou" (si veda a mo' di esempio il ben noto gruppo "Lou Dalfin", ovverosia "Lu Delfino"), che giustappunto niente altro è che il ternano "lu". Anzi, notiamo che, se il ternano è veramente fine, non sarà lu ternanu, bensì lou ternanu.

Che del resto 'ste vallate piemontesi sono bei posti, non c'avranno l'Acciaierie e lu Viparo, però per contro hanno vino buono, grappa, belle montagne e la famosa picchia pedemontana.

10 settembre 2007

...lasciali andare...

Ieri s'è svolta sui Sibillini la commemorazione dell'alpinista ternano Stefano Zavka, scomparso a fine luglio sul K2.
E un'altra brutta notizia viene dalle Dolomiti di Sesto, dove padre e figlio, legati assieme, sono precipitati su un punto non attrezzato del sentiero Sepp Innerkofler, la ferrata del monte Paterno (escursione che si doveva fare giusto due settimane fa).

2 settembre 2007

Il ritorno

Cari bardasci, dice che ormai l'estate è agli sgoccioli.
Innanzitutto rincuoro i vostri cuori tremebondi: non abbiate paura! Il mio polso non era maledetto (o almeno non lo è più). Gli orologi mi si possono avvicinare di nuovo senza problemi. No perché so che parecchi di voi sono stati parecchio in pensiero per quello.
Si è passata qualche settimana su pei monti a camminar. Prima le partigiane valli cuneesi con gli scavallamenti in Francia, poi ripreso il fratello in Dolomite. Che beh i commenti sono superflui.
Le ginocchia però hanno fatto brutti scherzi. E Nicola vide che non era cosa buona.
E adesso, a Perugia per qualche giorno, per la festa de l'Unità.