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29 marzo 2012

Manifestare a "babbo morto"

Per carità, bella l'unità sindacale, importante, ed è buono e giusto e positivo che CGIL, CISL e UIL abbiano deciso di manifestare unitariamente contro la riforma delle pensioni, il 13 aprile prossimo venturo.
Un po' curioso però farle così, a "babbo morto", oltre tre mesi dopo l'entrata in vigore della riforma. Quando, all'epoca, giusto la CGIL fece quattro improbabili ore di scioper(tt)o. 
Mo', di fronte ai gravissimi e disastrosi progetti del Governo sull'art. 18, pare si voglia seguire lo stesso copione, con lo "sciopero generale" fissato genericamente tra un paio di mesi, a fine maggio.
Vabbe'. Poi ci si lamenta che lo sciopero, anche generale, diventa uno strumento abusato, privo di valore e di efficacia. 
Dare uno sguardo alla Spagna non guasterebbe. Scioperi generali, se tocca farli, di 24 ore, bloccando tutto. Lo sciopero generale è un momento di rottura, in cui si deve volere pretendere di volere qualcosa. Dell'attestato di presenza, ormai, il dire semplicemente "ci opponiamo" non interessa e non serve più a nessuno.

6 maggio 2011

Scioperto generale del 6 maggio 2011: impressioni a caldo

Giornata di sciopero generale proclamato dalla CGIL, nell'invidia dello scrivente nel vedere sfilare i manifestanti bandiere al vento per Terni in una splendida giornata di sole.
Sciopero generale sacrosanto, di lotta contro un governo che in questi giorni ha dato l'ennesima pessima prova di sé con i nuovi sottosegretari "responsabili", che tira a campare, senza trovare altra ricetta che continui tagli di bilancio lineari, senza uno straccio di vera misura di sostegno ai redditi, all'occupazione. E contro gli attacchi continui che il padronato reazionario, Marchionne in testa, sta portando contro la dignità dei lavoratori e la democrazia nei luoghi di lavoro. E perché no, anche contro CISL e UIL, che da anni hanno scelto troppo spesso la strada del tentativo della riduzione del danno, ma di fatto rendendosi complici delle peggiori scelte, senza il coraggio e la volontà di opporsi quando era necessario.
Sciopero generale dimezzato, annunciato con 3 mesi di anticipo, dopo che erano mesi e mesi che se ne parlava, e di durata variabile per ogni categoria (e alle volte risibile, 4 ore), non troppo sostenuto, e avvenuto ampiamente nell'ignoranza e nel disinteresse dell'opinione pubblica e dei mezzi di informazione. L'impressione che la CGIL non c'abbia proprio creduto fino in fondo c'è.
Meglio che niente, ma s'è mezza sprecata un'occasione, che è necessario dare un segnale veramente forte.

18 febbraio 2011

Viva l'Italia, viva San Patrizio!

Viva l'Italia, viva San Patrizio!
E un "cordiale fanculo" a Lega, Marcegaglia, Gelmini, Cisl Uil e tanti altri...
A tra un mese!

11 febbraio 2011

Riflessioni economicistiche sul 17 marzo (Unità d'Italia nonché San Patrizio)

La proposta di festeggiare il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, il 17 marzo, istituendo eccezionalmente per quest'anno un giorno festivo, pareva una delle rarissime cose buone pensate da questo governo, oltre che una buona maniera per vivere e festeggiare come si deve questa importante ricorrenza. Festa da fare come si deve, dato che ce ne ricordiamo una volta ogni 50 anni, e nella quale incredibilmente ci si potrebbe quasi tutti riconoscere, che il 25 aprile è visto come troppo politico, e il 2 giugno è ancora una data un po' artificiosa.
Oltretutto, il 17 marzo è anche il Giorno di San Patrizio, non dimentichiamocelo (ce la sapeva lunga Vittorio Emanuele II).
Pareva strano che tutto filasse liscio, finalmente una buona idea. E infatti. Invece no. Tutti a mettere in discussione la festa, strattonandola da ogni parte. Inizia la Marcegaglia, ci si aggregano - strano - i ministri leghisti, ci mette il carico la Gelmini. Oggi parrebbe che pure Cisl, Uil e Ugl vogliono che quel giorno si festeggi, ma al lavoro. Bah.
La tesi più sostenuta è che l'Italia, in tempo di crisi economica, non può permettersi un giorno di vacanza il 17 marzo, che tocca lavorare. Ahò, uno, capita ogni 50 anni una ricorrenza del genere. Due, quest'anno il 25 aprile coincide con Pasquetta, il 1° Maggio è domenica, Natale pure è di domenica, ossia tre giorni di festa in meno. Tre, la crisi è da sovrapproduzione, centinaia di migliaia di lavoratori sono in cassa integrazione perché le aziende non possono permettersi di lavorare a pieno ritmo.
Insomma, è una bella fregnaccia che il 17 marzo per il bene del paese tocca lavorare. Basta con tutte 'ste polemiche idiote, e per una volta festeggiamolo per bene il fatto di essere italiani.

24 dicembre 2010

Il regalo di Marchionne a Mirafiori

Il regalo della Fiat e di Marchionne a migliaia di lavoratori di Mirafiori, con la complicità del Governo, e la connivenza di diverse sigle sindacali.
L'accordo firmato ieri, posto come condizione necessaria da parte dell'azienda per gli investimenti necessari per il rilancio dello stabilimento, prevede anzitutto gli ormai classici appesantimenti dei turni e dei ritmi di lavoro, e quindi la chicca: basta con le elezioni dei rappresentanti sindacali tra i lavoratori, rappresentanza sindacale solo per le sigle che firmano l'accordo. Ovverosia, la FIOM, sindacato di maggioranza tra i lavoratori di Mirafiori, non firmando l'accordo si ritroverà senza rappresentanze sindacali interne. Con totale e palese disprezzo della democrazia interna e del ruolo del sindacato, a cui viene concesso di esistere, ma solo se d'accordo col padrone, e con l'ennesimo ricatto ai lavoratori, costretti a barattare il proprio posto di lavoro e il futuro degli impianti con i diritti sindacali.
Il tutto approvato giusto giusto per Natale, così che già gli operai di per loro di notizia ne fanno poca, ma così siamo sicuri che la cosa passi proprio sotto silenzio, solo con le sirene di Sacconi e compagnia.
E tanti auguri.

20 ottobre 2010

Casi della vita

I casi della vita.
Dopo la manifestazione del 16 ottobre, non si è più sentito parlare di vandalismi contro sedi Cisl.
Strano. Mmh.

12 ottobre 2010

Scritte a Terni

"Cisl e Uil servi", una falce e martello, una confezione di uova con l'invito sarcastico a tirarsele da soli.
Fatto stanotte presso la sede della Cisl di Terni.

Questo sarebbe l'attentato alla democrazia, l'atto fascista, il "clima teso, cupo e violento" che si sarebbe creato, foriero di aggressioni terrorismo e chissà che altro.

Due cose.
Non sono certo cose belle episodi come questo e altri negli ultimi giorni. Ma tocca chiamare le cose col loro nome. Ritenere Cisl e Uil sulla base della loro condotta degli ultimi mesi come asservite al G
overno e agli imprenditori è un'opinione pienamente legittima, e anche piuttosto condivisibile. Già è un altro discorso quando si impedisce magari a un sindacalista di esprimersi, ma scriverlo su un muro non è certo chissà che cosa. Se si vuole dargli una chiusa a questa storia, smettiamola di starla a drammatizzare. Scritte sui muri, vandalismi, ci sono sempre stati. Risparmiamoci l'indignazione democratica per le occasioni che lo meritano, non per fare del vittimismo ipocrita. E a maggior ragione, solidarietà con la Cgil, la Fiom, e a tutti coloro che vengono sfruttati e ricattati ogni giorno sul posto di lavoro.
E tutti a Roma il 16.

9 settembre 2010

Buoni e cari

Va da sé che le "contestazioni" avvenute ieri a Torino ai danni di Bonanni qui le si considera assolutamente inammissibili. E che se il PD torinese c'avesse avuto un servizio d'ordine un po' più gnerto, era tutto di guadagnato.
A chi da sinistra prova a giustificare l'avvenuto, pensi solo a come giudicherebbe se Casa Pound avesse "contestato" in questa maniera un intervento di Epifani o chi per lui.
E poi arriva Brunetta a parlare di "componente reazionaria e squadrista" nel centrosinistra.
Semo buoni e cari.
Ma questo una bella legnata se la meriterebbe tutta.

Comunque, per la cronaca, se Facebook non mente, la ragazza che ha lanciato il fumogeno a Bonanni c'ha una sorella picchia.

9 luglio 2010

Sgatti cislini

L'altra notte, s'è sognato di stare a un congresso della CISL.
Come è d'uso dire in questi tempi moderni, bellu cazzo de lavoro.
E infatti, anche in sogno faceva sgatta'.

12 dicembre 2008

Sciopero generale

Sempre bello uno sciopero generale.
Anche se si prende tanta di quell'acqua, c'hai il gusto di vedere due esaltate del LabAut (sospette infiltrate provocatrici della Cisl!) che cercano di rovinare la manifestazione, e il sindacato che reagisce.
Se poi qualcuno spiega perché Bonanni era pronto allo sciopero generale a febbraio, e adesso invece, con una situazione ancora più aggravatasi e un governo certamente più ostile, lo reputa dannoso, sarebbe benvenuto.

13 novembre 2008

Rainy Cisl

Quando deve esserci non c'è e quando non deve esserci c'è.
E, come suggerisce un compagno, è viscida e fa ammuffire le cose.
E' la Cisl o la pioggia?

31 ottobre 2008

Firma separata del contratto degli statali

Capisco che Cisl e Uil non muoiano dalla voglia di dover fare opposizione costante e permanente, ma devono prendere atto che se vogliono svolgere veramente la loro funzione di sindacato purtroppo con le attuali posizioni di Governo e Confindustria questa è l'unica strada. Così come ha fatto la Cgil su Alitalia, e unitariamente ieri con lo splendido sciopero generale della scuola.

29 settembre 2008

Al lavoro e alla lotta

Alle accuse di autoritarismo e di scadimento della vita democratica italiana, Berlusconi significativamente risponde minacciando una "riflessione sulla giustizia" nel caso la Corte Costituzionale, cui è stata sollevata incidentalmente la questione, giudichi incostituzionale il "Lodo Alfano", provvedimento che garantisce l'immunità per le maggiori cariche dello Stato. Nel caso ossia che la Corte Costituzionale, nell'esercizio delle sue funzioni di tutela dell'ordinamento giuridico italiano, ritenesse un provvedimento contrastante con la Costituzione della Repubblica Italiana, si va a eliminare direttamente o il controllo di costituzionalità, o a cambiare la Costituzione stessa, come se fosse una qualsiasi leggina.
Questa è la situazione.
A questo governo, con maggioranze inattaccabili al servizio degli interessi di pochi, sta facendo da contrappunto un'Italia che si è palesata profondamente di destra. Provvedimenti che richiederebbero approfondito dibattito -anzi, a essere sinceri, provvedimenti inaccettabili che neanche sarebbero da prendere in considerazione-, quali federalismo fiscale, reato di clandestinità, immunità, riforma scolastica, vengono approvati grazie all'appoggio istintivo di un'opinione pubblica indifferente, disinformata, ignava, qualunquista. Di fronte a tale disastro, l'opposizione è del tutto impotente, in crisi di identità profonda, senza idee, numeri e alle volte volontà di combattere tutto ciò.
Ieri è stata giornata di mobilitazione nazionale della Cgil. E anche qua si sono visti i segni nefasti di questo rapido decadimento del sentire democratico e progressista. La Cisl e la Uil infatti non hanno aderito alla mobilitazione, scegliendo di fatto, come s'è visto nella trattativa per Alitalia, un ruolo rinunciatario, di mera rimessa, succube del potere e delle posizioni di forza delle controparti. Almeno qua a Terni poi la manifestazione non è andata bene. Vabbe' che non è certo una genialata farla di sabato pomeriggio, ma duecento persone in piazza, in un momento simile sono troppo poche.
Ma questa è l'unica strada percorribile. Di fronte a una crisi di tale gravità della sinistra, mantenere una linea difensiva è suicida. E' la condanna definitiva alla residualità. Dobbiamo prendere l'iniziativa, opporci, andare in piazza giorno dopo giorno con testardaggine, per quanto possa sembrare inutile, per anni se sarà necessario - e lo sarà necessario. Se l'Italia e gli italiani sono di destra, beh, toccherà cambiarla quest'Italia e questi italiani. Senza questa volontà, non ha senso essere di sinistra.
Quindi compagni, al lavoro e alla lotta, che vogliamo e dobbiamo continuare a esistere e contare.