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1 ottobre 2011

I'm shufflin' thru the Terni bowl, but my head's in Apecchio

In questo momento più che mai, con la mente e il cuore ad Apecchio, a campare di vino come il lepre di paura, rompere ai gruppi affinché suonino Casa e chiesa, cantare la Menca asportando tavoli da birreria.

12 dicembre 2010

Mostruoso Cervo Cativo

Narra la Tradizione, e volendo anche il RomboPeloso la confermerebbe, che durante la guerra i combattenti della Brigata San Faustino-Proletaria d'Urto, formazione partigiana operante in Alta Umbria, temessero di inoltrarsi per i boschi nei dintorni della rotabile (parlando di viabilità e Resistenza l'utilizzo del termine rotabile è obbligatorio) Città di Castello-Apecchio, tant'è vero che essa segnava il limite settentrionale della zona operativa della brigata (per la cronaca, individuabile nel quadrilatero Umbertide, Gubbio, Apecchio, Città di Castello, con in mezzo Pietralunga, dichiarata zona libera nella primavera del 1944).
La ragione di ciò sarebbe stata da rintracciarsi nella presenza di oscure creature nei boschi della zona.
Ancor oggi, è infatti notorio che in queste montagne chi si accinga a passare la serata in uno dei tipici campi presso la Cima rischia di incontrare uno dei famigerati cervi cativi.
Il testimone: "Odìo fioli, i cervi èn(no) cativi!". Il testimone aggiunge anche che fanno molto rumore e hanno occhi rossi fiammeggianti.

In questa rara immagine, che la cosiddetta scienza vorrebbe far risalire al tardo Paleolitico spacciandola per uno sciamano, vediamo raffigurato un Mostruoso Cervo Cativo.

24 novembre 2010

Quieta non movere!

Lu poro Lollo (che poi, con le sue storie apecchiesi di case case dove "ce se vedea e ce se sentìa" pareva l'espertone) non appena ha visto il Gatto che voleva entrare in casa, gli ha spalancato la porta. Prego si accomodi.
Bah bah bah!
Una volta, nella misteriosa e terrifica landa della Conca, a Perugia, ce lo si sapeva bene che con certe cose toccava farci attenzione. Ce lo ricordavamo della Signora Argentina, della casa incendiata e dei suoi oscuri movimenti.
Quieta non movere, dicevamo.
Macellu bardasci! Urge una ricognizione in loco, e magari anche in Obi (e la campagna elettorale per le elezioni studentesche -VOTA UDU!- darebbe anche svariati spunti).

[a riprova della soprannaturale misteriosità di tale post, il primo paragrafo lo si è dovuto riscrivere due volte, che era andato a capo da solo! paura...]
Nella foto, il nostro posseduto dal Gatto argentiniano, pronto al Sabba.

4 ottobre 2010

Da cosa nasce cosa. Imladris marchigiana

Come dicevasi un annetto fa, Apecchio è la prova che anche le Marche possono dare qualcosa di buono.
O forse potrebbe essere appunto l'eccezione alla regola.
Ma no daje ad esempio anche Mario Riccardi è marchigiano.
Comunque. Sebbene sperso nelle tenebrose foreste del confine umbro-marchigiano, basta arrivare alle frazioni di Taverna e Osteria Nuova, pochi km dopo il valico di Bocca Serriola, per capire che aria tira.
Che fa anche tanto ultima casa accogliente, Imladris, solo che venendo dall'altro lato delle Montagne Nebbiose, se proprio vogliamo.

2 ottobre 2010

"Campem d'vin cum el lepr d'paura" - Apecchio 2010

Amici e compagni!
Piacerebbe molto prendere parte alle varie manifestazioni che costellano questi weekend, ma incombono anche i tipici eventi ottobrini.
Nella specie, tutti ad Apecchio bardasci!

5 ottobre 2009

Prove e controprove, tra il Nobel e le cantine ad Apecchio

Premio Nobel per la medicina a due donne.

Prova che la medicina non è una cosa seria, e l'amico Nobèl faceva meglio a limitarsi alla dinamite.

Non comprarci del pane hombre, compraci della dinamite!

Per contro, le Cantine ad Apecchio sono la prova che anche dalle Marche può venire qualcosa di buono. Mario Riccardi ad esempio. Oppure appunto una bella festa, piena di vino (non a caso, è apecchiese il detto secondo cui "campem d'vin cum el lepr d'paura"), canti e balli in piazza con richieste esaudite di "Casa e chiesa", scene variamente da ricordare e soprattutto una splendida panca pieghevole da sagra.

15 febbraio 2009

Armonie

Apecchio insegna. L'armonica è divertente, ma -se c'era bisogno di ribadirlo- la fisarmonica è un altro passo.
Mmh.
Magari un organetto.

28 novembre 2008

Moratoria

Campem d'vin cum el lepr d'paura!
Riguardo a ciò.
Tocca cominciare a pensare a una moratoria...
[comunque allo Shamrock fanno vomitare]

14 giugno 2007

Curiosità geografiche (poco note)

Oggi si è andati ad Apecchio. Il nome deriva dalle grosse api che vi abitano, in lingua locale appunto "Apecchioni" e di qui il toponimo "Apecchio". [ah c'è anche la fica ad Apecchio!]
Un abbraccio a Lorenzo.