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5 luglio 2013

YouTube, quota 100 oltrepassata!

E con un grande balzo in avanti, oltrepassati i 100 video sul canale YouTube!
Tra Altoforno, liscio, spaghetti-western, folk e Resistenza, oltre ai pezzi da 90 di Pljuni i zapjevaj moja Jugoslavijo, Ninna nanna del contrabbandiere, e la new entry, Peter Griffin e la cultura dei baffi.
Visitandum!

4 luglio 2013

Ed il nemico attuale...

Ed il nemico attuale, è sempre e ancora uguale...
Nello spirito, che qui si rimane puntualmente al passo coi tempi!
E se ieri il nemico era il glitter, oggi sono i filtri che stanno devastando la fotografia digitale su internet!

1 aprile 2013

Revisione integrale del blog

Dopo oltre sei anni dai primi post, e il cambiamento nella continuità del passaggio a Blogger, primo vero restyling dell'impaginazione, e soprattutto revisione integrale di oltre 1750 post, dall'inizio, con omogeneizzazione della veste grafica, qualche censuretta che ci stava, e completo riordino delle etichette.
Un po' straniante ripercorrere in pochi giorni sei anni di vita. E utile a rinfrescarsi un po' idee e ricordi, e vedere il tracollo del sistema politico in questi anni. Che della situazione di merda attuale, nel corso di questi anni, ed è testimoniato nel susseguirsi del post, le basi, i segnali e i sintomi tutte c'erano poco da stupirsi.
Comunque, sperando che le modifiche possano essere apprezzate, buona lettura a tutti.

20 marzo 2013

Segni positivistici

Pur di difficile discernimento in questi tempi cupi, qualche piccolo, stentato segno dell'evoluzione positivistica e finalistica della nostra società e del mondo si riesce ancora a trovare.
Ad esempio, la quasi scomparsa dei meme da internet (o quantomeno da facebook).

27 novembre 2012

Ricerche togliattiane

Una visita al blog da parte di qualcuno che ricerca su google "sexy togliatti" da Volga, Oblast' di Jaroslavl', Russia, fa indubbiamente non poco piacere (specie per sapere che all'estero c'è ancora chi apprezzi il Migliore, e per doti magari insospettate in patria).

30 maggio 2012

Risorse geografiche in Rete: Bing Maps, WebGis dell'Umbria, Geoportale Nazionale

Post di transizione.
Risorse geografiche online.
In primo luogo, Bing Maps: sulla falsariga di Google Maps, naturalmente, ma con immagini satellitari, specie delle città di maggiore qualità, con visione angolata ad alta risoluzione da quattro diverse angolazioni. L'unica pecca, è abbastanza lento.
Due, il WebGis della Regione Umbria. Su una già di partenza ottima mappa di dettaglio dell'Umbria, si possono facilmente sovrapporre (Cartografia->Mappe) immagini satellitari, ortofoto, la mappa catastale 1:5.000, la carta tecnica regionale 1:10.000 e altro ancora.
Tre, la mappa navigabile del Geoportale Nazionale. Una mappa satellitare di tutto il territorio nazionale, ad alta risoluzione, cui si possono sovrapporre (Immagini, gestibili attraverso Gestione servizi) una serie di dati, tra cui la sequenza delle varie ortofoto del territorio italiano, a partire dagli anni '80 ad oggi, o la cartografia IGM 1:25.000, il tutto con un notevole livello di dettaglio.

20 aprile 2012

Nuova interfaccia di Blogger

Sarà che uno è tendenzialmente conservatore sulle novità, e per i cambi di layout sul web in modo particolare, ma la nuova interfaccia Blogger non mi convince affatto.
Cuscì, tanto per prende una posizione non richiesta.

31 dicembre 2011

Strenna 2012! - La Valnerina Ternana, Rifugi anti-aerei a Terni, Le tappe della Resistenza

Periodo denso e un po' incasinato. Ultimi giorni non si è mai trovato un po' di tempo per questo blog, e sicche cose degne di essere commentate ce ne sono state, a partire da morti eccellenti e il simpatico umorismo di Monti, che a quanto pare, lui  e il suo CrescItalia, dev'essere stato qualche volta a lezione al nostrano Bar-ack Obama. 
Per perdonarmi con i ben noti amici compagni e passanti che visitano questo blog, unitamente agli auguri di un 2012 degno, sereno, e se possibile, positivamente di svolta, splendidi regali per voi tutti.
Il libretto del disco "La Valnerina Ternana"! Disco bello e interessante, registrato in Valnerina a inizio anni '70, con i testi e una miriade di informazioni. [by the way, s'è scoperto che, in un analogo disco intitolato "La Sabina. Una tipica area di transizione.", vi è una registrazione di una canzone di Dante Bartolini, "Il traditore Tanturi" (altre versioni sono "Il vile Tanturi", o Tanduri), cronaca della battaglia di Poggio Bustone, il 10 marzo 1944; la canzone è stata ripresa anche recentemente da Piero Brega , "Fuori dal Paradiso": se per caso qualcuno è in possesso di tale canzone, lo prego vivamente di contattarmi]-
Da un articolo comparso su "Ingenium", rivista dell'Ordine degli Ingegneri di Terni, un articolo con notizie sui rifugi anti-aerei pubblici di Terni, e soprattutto il loro elenco, corredato di indirizzi.
La perla infine, la scannerizzazione di un libriccino, edito per il Decennale della Liberazione a cura del Comitato di Liberazione di Terni, "Le tappe della Resistenza", con una storia sommaria, immagini e mappe dell'operato della Brigata Garibaldina Antonio Gramsci.
Ancora, un augurio di cuore di buon 2012 a tutti.

27 ottobre 2011

Eccitazione! O della sezione carte storiche dell'IGM (e del confine al Salto del Cieco e dintorni)

Come ben noto, il filmino porno di Belen Rodriguez ha scontentato in molti, che l'hanno giudicato sciatto e poco eccitante.
Niente paura! Qui oggi vi si propone un qualcosa, appena trovato sul web, che farà salire a mille l'eccitazione di ognuno di voi.
Il sito dell'Istituto Geografico Militare (della cui fondazione scopresi oggi ricorre il 139esimo anniversario dall'istituzione)! Oltre alla normale cartografia IGM a pagamento, c'è una splendida sezione di carte storiche, http://www.igmi.org/ancient/, con la possibilità di affinare la ricerca per località, con una vastissima raccolta di carte storiche, di tutti i generi e soggetti, fino alla Seconda Guerra Mondiale (a tale proposito, ci sono persino delle cartine tridimensionali dell'Itali da vedere con gli occhialetti prodotte per la Wermacht durante l'occupazione), scannerizzate con un discreto dettaglio. Come assaggio del materiale, una carrellata di mappe miltari edite nel 1820 nel Regno delle Due Sicilie, col dettaglio del confine più settentrionale del Regno con lo Stato Pontificio, che passava tra Rieti e Cittaducale, per arrivare vicinissimo a Terni, separando Cantalice e Poggio Bustone, Cima d'Arme, tagliando la Valle del Fuscello, la cresta della Pelosa dietro Polino, quindi il Carpellone verso l'Aspra (è abbastanza noto come in località Salto del Cieco vi siano gli edifici della vecchia dogana pontificia, punto di confluenza per le mulattiere dei valichi della Forcella delle Sportelle e della Forca di Monteleone), per poi tagliare l'altipiano a nord di Leonessa subito a sud di Monteleone fino al crinale sopra la Salaria, per risalire verso Forca di Presta e da lì al Piceno, e il riepilogo dei cippi posti lungo la linea di confine.
 

28 luglio 2011

Giranno pe' Terni, tra Terni Est-Valnerina e StreetView

Si potrebbe parlare dell'apertura del primo pezzo della nuova Terni-Rieti, con l'apertura del raccordo Terni Est-Valnerina.
Ma l'eccitazione è tutt'altra, a' rega' a' rega' a' rega', Terni è su Street View (con l'eccezione della ZTL, damn it)!
Mentre si prospettano numerose ore passate "giranno pe' Terni" dal computer, si nota intanto come la maggior parte delle foto siano state scattate nella seconda quindicina di marzo 2010, e si possono vedere tipo la curva di Cervara, dove oggi hanno aperto la galleria, ancora semi-intattata, e con la lapide di Liberati (poi arretrata di una ventina di metri) ancora al suo posto, e perle varie, dagli operai Basell che volantinano di fronte alla Polymer, i manifesti di Mascio, De Sio, Stufara, Ferranti e compagnia per le elezioni regionali, i fiori freschi alla lapide per Trastulli, i manifesti del concerto (poi non svoltosi) di Franco Califano nell'ambito degli "Eventi Valentiniani", constatare dubbi lavori edilizi, vedere edifici ormai abbattuti (Vigili del Fuoco) e mostre fallite (Piermatteo d'Amelia).







21 marzo 2011

Sull'intervento militare in Libia

Insomma. Mercoledì pareva che nell'ignavia globale la rivolta libica stesse per essere schiacciata senza pietà, e oggi ci si ritrova sulla sottile linea della guerra C'è qualcosa da scrivere.
L'intervento occidentale è probabilmente arrivato troppo tardi. Era da muoversi tre settimane fa, quando si era in una situazione di stallo, con la rivolta che aveva da poco raggiunto il suo apice, e il regime di Gheddafi era ancora in grosse difficoltà, non avendo potuto organizzare la reazione militare che l'avrebbe rapidamente portato, come è avvenuto, sull'orlo della vittoria.
Allo stato a cui si era arrivati a metà della settimana scorsa, con l'esercito del regime giunto quasi alla riconquista di Bengasi, l'intervento militare autorizzato dall'Onu difficilmente poteva assumere forme differenti da quelle "pesanti" viste in questi giorni.
Cercare di fare una valutazione di quello che sta succedendo è estremamente difficile. Si parta dai presupposti. Il progressismo e l'antimperialismo del regime libico sono storielle propagandistiche, è un regime dittatoriale pesante, che va avanti da troppi anni, e altamente instabile, con un Gheddafi alla guida pericoloso per la Libia e per il mondo, con il quale colpevolmente abbiamo stretto rapporti eccessivi, molto al di là di quelli che la realpolitik avrebbe indicato.
C'è una rivolta, nata per caso, una protesta di piazza nata sull'onda di Tunisia ed Egitto, repressa nel sangue per una volta di troppo, e che nel giro di giorni si è sparsa per mezza Libia grazie soprattutto alla defezione di alcuni reparti dell'esercito; fallita però la spallata, l'impreparazione e l'improvvisazione della rivolta è emersa chiaramente.
Una scelta di campo per una delle parti mi pare che si possa e si debba fare, anche e soprattutto perché, nonostante tutti i limiti e le mancanze della ribellione libica, una sua fine rappresenterebbe un brutto arresto del movimento che sta attraversando il mondo arabo nella sua interezza, attualmente anche in Bahrein e Yemen, e che rappresenta uno dei più interessanti, e anche migliori, movimenti globali degli ultimi 20 anni. Da incoraggiare e sostenere fino in fondo.
Arriviamo al punto cruciale: anche con un intervento militare? In linea di principio, se del caso anche sì. Ma è una questione sottile, di sfumature. Deve essere il più limitato possibile, senza alcuna occupazione di terra, o attacchi contro altri civili. Se no, l'intervento assume tutta un'altra dimensione, e porterà inevitabilmente solo ad ulteriori tragedie e tensioni. Calandoci nel caso in questione, ancora è difficile poter dare un giudizio. Se l'intervento militare si limita strettamente a colpire le infrastrutture militari dell'esercito gheddafiano, e come a ora parrebbe -il condizionale è d'obbligo-, personalmente non mi trova allora contrario. Tutto sta se riuscirà o meno a rimanere entro questi limiti, e se ciò avverrà allora lo si potrà considerare raggiunto l'obiettivo di proteggere e sostenere il movimento di rivolta popolare libico, e sperare di riuscire a costringere Gheddafi a mollare. E qui ci sono i cazzi: in primo luogo lo spirito molto "bombarolo" e guerriero che pare ispiri molti, francesi in primo luogo, che sembrano partiti in quarta coi Mirage senza tante preoccupazioni, e poi soprattutto Gheddafi stesso, che dà l'impressione di essere molto ben disposto a non mollare con la repressione, e quindi a trascinare lui e la Libia dritti in una guerra da cui nessuno ne uscirebbe bene.
Ancora è presto per poter dare una valutazione di quello che è l'intervento militare in Libia. Da ciò che si capisce, parrebbe che per ora sia stato limitato strettamente alle infrastrutture militari di Gheddafi, e se così rimane, bene. C'è però un oggettivo problema di informazione, poiché non si può non fare la tara sulle dichiarazioni ufficiali, mentre l'altro fronte è completamente inaffidabile, fonte solo di propaganda, come quando tra venerdì e sabato, di fronte all'avanzata di terra e i ripetuti e pesanti scontri tra Bengasi e Misurata, il governo libico continuava imperterrito a dire che non vi era nessun combattimento in corso , e che stavano rispettando il cessate il fuoco in ottemperanza alla risoluzione dell'Onu (per questo sconcertano non poco alcune componenti del fronte "pacifista", pronti a bersi e prendere per verità ogni dichiarazione del regime di Gheddafi).
L'Italia. Dall'inizio della crisi, a oggi, la nostra politica estera è stato un susseguirsi di fallimenti e imbarazzi. Dopo anni di genuflessioni e baciamani, all'inizio della rivolta il sostegno a Gheddafi, quindi la sua denuncia; due settimane, situazione di stallo, e Frattini a insistere su necessità di fantomatici cessate il fuoco; si decide per la soluzione militare, e via, elmetto in testa, piena partecipazione, e qualcuno che straparla secondo cui dovremmo essere noi a capo della missione. Risultato: si canta e si porta la croce, e a quanto pare senza manco contare niente, viste le polemiche odierne di Frattini sulla necessità di un comando Nato. Al di là della presenza o meno dei vari "trattati di amicizia", suvvia, visti i poco onorevoli precedenti delle nostre relazioni con Gheddafi, tutto 'sto volontarismo è alquanto fuori luogo, si poteva conservare la decenza, magari limitarsi a fornire delle basi, ma il resto stop, non c'era alcuna necessità di mettersi in prima linea con aerei e tutto l'ambaradan. E invece no, la solita piccola politica del "è necessario partecipare per poterci sedere al tavolo dei vincitori" che sempre ci ispira, dalla Crimea nel 1856 all'aggressione alla Francia nel 1940.
L'opposizione alla guerra e le sinistre. Un po' di calma, prima di ricominciare con l'opposizione dura e pura a qualsiasi forma di intervento. C'è bisogno di vedere concretamente come si evolverà la situazione, che ancora è presto per dare giudizi definitivi, sia in un senso che nell'altro. Basta però con l'antiamericanismo a prescindere, che porta anche qualcuno ad appoggiare Gheddafi o chi per lui, e un po' di onestà intellettuale in più: al punto in cui si era arrivati, purtroppo non c'erano altre vie da seguire, figuriamoci se Gheddafi per davvero proclamava il cessate il fuoco, o se si potevano mandare realmente osservatori o forze di interposizione. Due settimane prima, forse, anzi probabilmente sì, settimana scorsa no. Altra cosa: certo che USA, GB, Francia intervengono in Libia, e magari no in altri paesi, per tutelare i propri interessi, economici e politici. Gli interessi ce l'hanno tutti (così come ce l'ha dall'altra parte la Germania, coi suoi contratti in Libia, ed è per questo che si spiega la sua titubanza). Ma non è che perché intervengono a sostegno anche dei loro -legittimi- interessi nazionali, si deve dimenticare l'importanza della rivolta in Libia e della necessità di un suo sostegno. Da ultimo: non facciamo diventare il principio di non ingerenza e di autodeterminazione dei popoli dei feticci. Ricordiamocelo che stiamo parlando di dittature. Si va ad affermare così che qualunque regime abbia il diritto di reprimere nel sangue ogni movimento democratico e di liberazione. Da sinistra dovremmo ragionare in ottica internazionalista, e saper valutare caso per caso. Se no, con lo stesso principio non toccherebbe dire nulla su Israele che opprime la popolazione palestinese, sulle repressioni militari che ancora oggi attanagliano parte dell'America Latina, sulla Cina e la Russia che non si curano di schiacciare ogni forma di opposizione (e infatti, Cina e Russia sono i capifila degli oppositori all'intervento in Libia). Per non parlare del sostegno attivo, anche armato, che nel corso del '900 è stato dato in tante parti del mondo, dalla Spagna ai movimenti rivoluzionari americani.

Beato chi è pieno di certezze.

Ragionare senza preconcetti, cercare di valutare nella sua interezza ciò che sta succedendo, e sperare che non finisca in un enorme casino per tutti, sia esso una guerra su larga scala in Libia, sia una vittoria della dittatura e della reazione.

23 gennaio 2011

Veniamo da lontano, e andiamo lontano... quota 4!

Gente tutta! Amici e compagni! Gente che passa di qua per caso! Conoscenti occasionali!
In questi giorni di grandi anniversari e ricorrenze, 90 anni del PCI, 20 della fine del PCI, 110 di Gramsci, Cimarelli e compagnia varia, ci si inserisce anche noi, festeggiando i 4 anni di bloggerità di questo sito!
Oltre a essere passati su Blogger e non essere andati ai Ceri di Gubbio, beh poco da dire sull'ultimo anno trascorso.
Ci vediamo al primo lustro!

[tra l'altr
amente, il presente blog compie gli anni nello stesso giorno in cui nacque Ėjzenštejn, e in cui venne fondata l'Armata Rossa. Classe!]

30 novembre 2010

Il Morto del Mese

L'elevato tasso di mortosità eccellente di questi giorni dà spunto per sponsorizzare
Oltre a una piacevole raccolta di necrologi in continuo aggiornamento, iMdM permette di votare tra una rosa di morti eccellenti (scelti a loro volta con le Primarie, che classe!) il deceduto preferito, che potrà fregiarsi del titolo di morto del mese.
Per me, a Leslie Nielsen il titolo di Novembre non glielo leva nessuno.
Inoltre, special contents, si apprezzi la categoria speciale "Supervecchiacci".
Alle urne!

[si perdoni la tristezza della chiusa, ma stiamo a parlare comunque di gente morta, non tocca riderci troppo su, rispetto per cortesia]

26 novembre 2010

Godi lettore! (nuovi/vecchi splendidi contenuti multimediali anche su Blogger)

Caro lettore (amico compagno e passante, naturalmente), in data 25 novembre si è reimportato daccapo tutto il vecchio blog prima su WordPress, quindi qui su Blogger.
Perché pare che lo strumento di conversione del file XML WordPress2Blogger l'abbiano migliorato, così che tutti i commenti, video e immagini che c'erano sull'indirizzo storico del blog, e che a giugno non si erano riusciti a trasferire, mo' si possono godere anche su questa piattaforma.
Perciò caro lettore, Google mo' ha perso tutta l'indicizzazione e difficilmente arriverai a questo sito (a parte che dai computer della sede romana di Forza Italia!).
 

24 settembre 2010

La presa del Reichstag

Bardasci... poco da fa'.
Stiamo a parla' di gioch
etti per computer, ok, ma il finale di Call of Duty World at War, con te che issi la bandiera sovietica sul Reichstag, con le note dell'inno sotto, è seriamente emozionante.

Partiya Lenina sila narodnaya,
Nas k torzhestvu Kommunizma vedyot!

8 settembre 2010

Il revisionismo di marca zuckerberghiana

Preciso un anno fa, si spiegavano le ragioni dell'abiura della fatwa di scomunica di Facebook, riassumibili in 1) forza maggiore, che alla fine se tutti si spostano è sciocco fare gli isolazionisti, 2) giovanilismo (oh yeah), 3) delle potenzialità comunicative in effetti c'erano, 4) la ragione fondamentale, la possibilità di pubblicare il risultato del test "Quale segretario del PCI saresti stato", con risultato il compagno Palmiro Togliatti.
Giusto oggi invece, si scopre che i perfidi gestori, in preda a irrefrenabili manie di nuovismo, hanno eliminato dai profili i link laterali, per cui sul profilo del sottoscritto il Migliore non campeggia più.
Insomma, credo che anche questo rientri nel riflusso reazionario responsabile anche della diffusione delle bottiglie da 0.33 cl di cui si parlava stamane. Possiamo solo ripetere che veniamo da lontano e andiamo lontano, e che non ci si piegherà al revisionismo di marca zuckerbergiana.

¡No pasaran!

29 luglio 2010

Migrare un blog da Windows Live Space a WordPress e Blogger, e dividere gli XML di esportazione di WordPress

Migrare un blog di Windows Live Space in piattaforme come WordPress e Blogger è laborioso, ma si può fare.
Esiste un programmino, Live Space Mover, che permette di creare un file XML, contenente tutti i post del proprio blog, importabile in un account creato su WordPress.
Non è invece possibile esportare direttamente il proprio Live Space su Blogger, per cui nel caso si rende comunque necessario il passaggio di migrazione intermedio attraverso WordPress. Purtroppo, nel passaggio da WordPress a Blogger vengono perduti i commenti dei post.
Andiamo per ordine.

MIGRARE UN BLOG DA WINDOWS LIVE SPACE A WORDPRESS

1 scaricare e installare la versione 2.5.4 di Python, disponibile a questo indirizzo http://www.python.org/download/releases/2.5.4/
2 scaricare la versione 3.0.6 di Beautiful Soap, ed estrarre il file BeautifulSoup-3.0.6.py
3 scaricare Live Space Mover, ed estrarre il file live-space-mover.py

NB sono disponibili versioni più recenti di Python e di Beautiful Soap, ma essendo stato Live Space Mover sviluppato qualche anno fa, è importante utilizzare le versioni sopra indicate

4 creare in C:\ una cartella che nomineremo per praticità lsm
5 in questa cartella posizionare i files BeautifulSoup-3.0.6.py e live-space-mover.py
6 il testo in italiano crea dei problemi, per cui è necessario modificare manualmente una libreria di Python: per farlo è sufficiente aprire il file che si trova a questo indirizzo C:\Python25\Lib\sgmlib.py attraverso il Blocco Note, e alla riga 394 modificare if not 0 <= n <= 255: in if not 0 <= n <= 127
7 avviare il terminale di Windows (Prompt dei comandi) come amministratore; se non lo si trova, attraverso "Esegui" digitare "cmd"
8 dal terminale aprire la cartella digitando cd c:\lsm [INVIO] (in alternativa, aprire il percorso in cui è stata collocata la cartella)
9 digitare c:\python25\python.exe live-space-mover.py -s http://il_tuo_indirizzo.spaces.live.com/ [INVIO]

A questo punto dovrebbe iniziare la creazione di un file XML importabile in WordPress. Il processo richiederà del tempo; è possibile che ogni tanto si blocchi segnalando un errore, ma basterà premere INVIO per riavviare il processo da dove si era bloccato.
Terminato il processo, aprire l'account di WordPress, e dalla Bacheca scegliere Strumenti-->Importa, selezionare importa da WordPress, e caricare il file XML precedentemente creato. WordPress importerà tutti i post del Windows Live Space.

MIGRARE UN BLOG DA WORDPRESS A BLOGGER

Come detto, non è possibile esportare direttamente un blog da Windows Live Space su Blogger, ma è necessario il passaggio intermedio attraverso WordPress visto sopra.
A questo punto, se si vuole esportare il tutto su Blogger, seguire queste istruzioni.

1 da Strumenti-->Esporta creare un nuovo file XML di esportazione
2 attraverso l'utility wordpress2blogger, basta caricare il nuovo file per convertirlo automaticamente in un formato valido per essere importato in Blogger (Bacheca-->Impostazioni-->Imposta blog)

NB possono essere convertiti solo file di dimensioni inferiori a 1 Mb.

Se il blog è costituito da molti post, e il file XML di esportazione di WordPress è più grande di 1 Mb, è necessario dividere in due o più file XML più piccoli.
Il metodo più semplice per fare ciò è una piccola applicazione, WPsplitter, disponibile a questo indirizzo http://www.gbmini.net/downloads/WPsplitter.zip. Una volta scaricato ed estratto, basta caricare il file XML di esportazione per dividerlo in parti più piccole di 1 Mb, convertibili attraverso wordpress2blogger e importabili senza problemi in Blogger.


Spero che questa guida possa risultare chiara e utile.
E' d'obbligo citare e ringraziare il creatore di Live Space Mover, Wei Wei http://b2.broom9.com/?page_id=519, l'autore italiano di un'altra utile guida http://www.ilparticolarenascosto.it/2008/07/18/migrare-un-live-space-su-wordpress-ecco-come/, il creatore dell'applicazione per dividere il file XML, http://www.gbmini.net/wp/2008/11/splitting_wordpress_export_import_file/.

21 giugno 2010

Hello world!

Welcome to WordPress.com. This is your first post. Edit or delete it and start blogging!

19 maggio 2010

Quota 20mila!

Amici compagni e passanti, bardasci e bardascie, il qui presente blog (seppur grazie a non poche frequentazioni di maniaci e di fans di Laura Albertin, come risulterebbe dalle statistiche) ha felicemente raggiunto il traguardo delle 20mila visite! Grazie!

22 febbraio 2010

YouTube statistico!

Che sbrocco le Statistiche di YouTube!
Scoperte da qualche giorno. Da passarci le ore. Oh che ore ben impiegate!
Comunque, interesserà le folle che i video caricati dal sottoscritto siano monopolizzati come visualizzazioni per oltre due terzi da "Pljuni i zapjevaj moja Jugoslavijo" (vabbe' lo si immaginava); che il secondo paese per commenti e interessamenti dopo l'Italia è la Serbia (e terza la Slovenia), sempre per il video di cui sopra, mentre il "coinvolgimento", categoria che mi rimane un po' misteriosa, è dominato dagli olandesi (?!?); che i brani di liscio abbiano svariate reazioni anche in Germania; che il gentil sesso latita un po' tra i visitatori; che, questo fa ridere, come fasce di età scorporate per sesso tra i maschi furoreggio nella generazione a cavallo degli anni '60, i 45-54enni, mentre tra le femmine tra le teen-ager (appassionate di liscio o di canto popolare?), con il grosso delle visualizzazioni nella fascia 13-17 anni (insomma, dsnicola, un canale familiare padri/figlie).