24 luglio 2012

Il Pitone a Terni!

Un pitone sul Nera, tra gli sterpi sotto Carletti!
Giranno pe' Terni, si' quante ne vedi...
[oppure, cosa più probabile, è un Regolo???]
- Ma quello co' li sandali ce va giù?? E se lu mozzica??
- 'Na vorda co' un mozzico m'ha ammazzato un cane!
- Tocca sparaje! Ma mo' co' 'sto casino, s'è nascosto chi lo 'cchiappa più?
PS Ah, dice che non sono riusciti più a trovarlo e catturarlo. E' libero! Ed è pericoloso (beh!).
E solo Samuel Jackson ormai può salvarci (lui e il suo ben noto mamba nero).

23 luglio 2012

Lunedì nero...

Punto a capo, spread come a novembre 2011, ennesimo crollo della Borsa. In un contesto generale complessivamente solo peggiorato, sensibilmente. Il tutto, ampiamente annunciato. Tutto ciò che c'è stato raccontato, tutte le misure intraprese dal Governo (e dall'UE e compagnia), ecco a cosa hanno portato, al punto di partenza (per usare un eufemismo). E si prepara un agosto di fuoco, annunciato da tutte le parti. Avevamo bisogno di questa prova, per capire che non si può cercare di uscire dalla crisi economica, e di assicurare la stabilità finanziaria, in questo particolare momento storico, solo con i tagli ripetuti e indiscriminati alla spesa pubblica e l'aumento della tassazione indiretta, con l'irraggiungibile obiettivo del pareggio di bilancio? Che insomma, con queste politiche neoliberiste, ideologiche e cieche, non si va da nessuna parte?
Frattanto, dopo che in tutti questi mesi hanno ripetuto che non si poteva andare a elezioni anticipate, che c'era bisogno di stabilità, e che il governo tecnico fino al 2013 era l'unica strada percorribile e obbligata (e che comunque eravamo ormai sulla via del migliore dei mondi possibili), adesso qualcuno, anche udite udite Eugenio Scalfari,  comincia a ventilare l'opportunità del voto. Vabbe'.

21 luglio 2012

Incendi...

Porca miseria, mette angoscia, e brividi, adesso che è sera sentire la puzza degli incendi che stanno devastando i dintorni di Terni fin dentro la città, mentre le correnti hanno addossato verso Miranda e Stroncone una spessa cortina di fumo. E per tutto il pomeriggio, ogni ora vedere sempre più grande la nuvola di fumo verso la Somma, e poi ancora alla Romita, a Villa Palma. Delinquenti infami.

19 luglio 2012

Terni in provincia di Roma?

Si eviterebbe volentieri di parlare di idiozie simili, ma tanto è, la questione tiene banco, e non pochi concittadini pare ci credano per davvero.
Proposta di referendum per staccare il Comune di Terni dall'Umbria, e aggregarlo al Lazio. Segnatamente alla Provincia di Roma.
Idea del tutto peregrina, provinciale nel senso deteriore, superficiale, demagogica, e nel merito molto molto stupida.
Anzitutto, questioni procedurali. Terni non è un paesello di mille abitanti, è una città, capoluogo di provincia, sede di istituzioni regionali e provinciali, inserita in un sistema organizzativo/istituzionale legato a doppio filo al resto dell'Umbria da decenni. Una "secessione" di Terni dal territorio umbro sarebbe un casino organizzativo colossale (dal quale a noi resterebbero comunque, alla fine, solo le briciole di ciò che abbiamo). Ci si pensi un secondo, prima di chiacchierare. Altro che sede dell'ASL. Altro che sede del Tribunale. Altro che, naturalmente, sede di provincia (e soprattutto, dei servizi territoriali ad essa collegati).
Questioni geografiche. Al momento, l'unica provincia laziale con cui confina Terni è quella di Rieti. Come si possa pensare di fare un referendum per aggregarsi a una provincia, Roma, della quale a oggi saremmo un'enclave, è un bel mistero. Se è, allora aggreghiamoci a una provincia per la quale ne valga veramente la pena, che so io, Alto Adige, sa' che spettacolo Terni sudtirolese.
Nel merito. Per risolvere gli indubbi problemi di rappresentatività e influenza di Terni e provincia in Umbria, col rischio di soppressione della provincia, andare a mettersi sotto Roma? Ma ci siamo completamente rincoglioniti? Già, appunto, contiamo oggettivamente molto - troppo - poco adesso, che esprimiamo un quarto della popolazione e del territorio dell'Umbria. Quale pensiamo che diventeremmo, quale sarebbe il peso di Terni, a diventare ipoteticamente parte della provincia di Roma? Poco contiamo ora, nulla conteremmo in questo vagheggiato domani romano. Che poi neanche si parla di intera provincia, ma solo del Comune di Terni.
Numeri. Comune di Terni 113.444 abitanti; Provincia di Roma  4.233.653 abitanti. Rapporto 1/37. Regione Lazio 5.773.953 abitanti. Rapporto 1/51. Abbiamo meno abitanti di un semplice quartiere romano. In un consiglio provinciale, per capirci massimo ci sarebbe un consigliere eletto a Terni. Terni in provincia di Roma varrebbe meno di niente, come se non esistesse.
'Va, ce li manderebbi volentieri 'ste menti, a Roma per andare alla motorizzazione civile, per le cause in tribunale e in corte di appello. Sa' che divertimento, vedere come funzionerebbero meglio le cose... Che poi sinceramente, per quante che ne vogliamo dire, in Umbria meglio che in Lazio su tante cose stiamo messi meglio, a partire dalla sanità. Bella fine che farebbe il S. Maria, sprofondato nella sanità laziale.
E poi le menate sull'università, gente che veramente crede che tipo la Sapienza avrebbe chissà che interessi ad aprire sedi distaccate a Terni. Discorsi che forse avevano un qualche senso oltre 15 anni fa, ma del tutto irrealistici, campati per aria, oggi, con le università (con la Sapienza che certo non brilla) coi fondi ridotti al lumicino. Le sedi distaccate le chiudono un po' ovunque, grasso che cola se riusciamo a salvare quello che c'è oggi a Terni.
Di fronte a problemi seri e reali - la sottorappresentanza e lo scarso peso di Terni e provincia in regione (di cui la composizione dell'ultima giunta, o le polemiche sulla sede della ASL sono esempi indicativi) -, e al rischio concreto addirittura di cancellazione della provincia di Terni - francamente assurda, ingiustificata e inaccettabile, dannosa non solo per questo territorio, ma per l'Umbria intera, che perderebbe assolutamente senso di esistere - è indispensabile cercare di trovare delle risposte serie, non emerite stronzate come questa, fondate su un misto di demagogia, ignoranza, provincialismo.
Ah sì, da ultimo. E' piuttosto qualificante, del loro livello e delle loro capacità, l'appoggio che una serie di esponenti politici locali, anche noti, di centrodestra ha dato al "referendum". Una volta di più, si dimostra che per quanto possiamo avere, a Terni come in Umbria, un ceto politico di centrosinistra largamente di scarsissimo valore, "l'opposizione" di centrodestra riesce sempre a rimanere due gradini ancora più in basso, e che evidentemente gli sta molto comodo rimanersene all'opposizione.

17 luglio 2012

Ritorno a Colleponte

Ritorno alla Valle. Non a Macenano, alla Valle, Colleponte, che non tocca confondersi.
E passare un po' di tempo al locale circolo Arci, birretta ghiacciata dopo una camminata, vicino al Nera, a sentirsi  i discorsi degli anziani del posto in canottiera.
Aaaahhh!!

16 luglio 2012

Le sentenze sul G8. Schifo e rabbia.

Sinceramente, molto schifo e rabbia per le sentenze "conclusive" del G8 di Genova. E la logica compensatoria che sembra si sia voluta trasmettere.
Le condanne dei dirigenti della Polizia, con l'interdizione ai pubblici offici, era doverosa. Ma c'era bisogno di una sentenza della Cassazione dopo 11 anni, la statuizione di una verità giudiziaria, per stabilire che a Genova avvenero, con la complicità di larga parte dei vertici di polizia e carabinieri (e del centrodestra di governo dell'epoca, sarebbe da aggiungere), violazioni gravissime dei diritti umani, violenze fino alla tortura, detenzioni immotivate e ingiustificate da parte delle "forze dell'ordine"? Tutto ciò si è saputo fin da subito, dall'indomani, basti leggere le cronache agghiaccianti dei giornali di quei giorni (e oggi, con gli archivi online dei giornali, è alla portata di chiunque). Sempre stupito come abbiamo potuto rimuovere collettivamente tutto ciò, nel giro di pochissime settimane. Speriamo che almeno questa sentenza serva a preservare un po' di memoria storica. Ma troppo poco ciò che è stato comminato dalla Cassazione, ridicolmente troppo poco il "è il momento delle scuse" di Manganelli. E tocca pure sentirsi De Gennaro, il primo dei responsabili porca miseria, che esprime solidarietà? Ma vaffanculo, sinceramente. E porca miseria, nessuno degli esecutori materiali delle violenze, delle decine di poliziotti e carabinieri presenti a Bolzaneto, gente identificata e identificabile, presenti nei ruoli di servizio, che paga per ciò che ha fatto. Prescrizione.
E dall'altro lato, condanne a pene detentive, anche ad oltre dieci anni, per dieci poracci, assunti a capro espiatorio. Per carità, non è bello se è ed è vero spaccare vetrine, auto, e danneggiare roba di proprietà di qualcuno che non c'entra nulla. Ma devastazione e saccheggio, per questi dieci disgraziati, su centinaia di migliaia di disgraziati? Dieci anni di carcere? Siamo impazziti?
Rabbia e schifo. Siamo in grado di condannare ad oltre dieci anni di carcere un manifestante per "devastazione e saccheggio", ma non abbiamo neanche una norma che abbia potuto permettere di condannare tutti coloro che si sono materialmente resi responsabili e colpevoli di ripetute e preordinate TORTURE sulla pelle di decine di persone, a Bolzaneto e alla Diaz.

Pori cillitti...

Pori cillitti, Monti e compagnia, stanno facendo tanto, e quegli ingrati delle agenzie di rating non capiscono i loro sforzi e declassano il rating italiano.
Vabbe'. Ci siamo accorti che, da qualche settimana, i mezzi di informazione dopo qualche incertezza nei mesi scorsi sono tornati ad un pieno acritico supporto a Monti. Però cavolo, è così difficile rendersi conto che tutte le misure degli ultimi mesi - attacchi pesanti allo stato sociale, aumento indiscriminato della pressione fiscale - non stanno migliorando di niente la grave situazione economica italiana ed europea, che non se ne scappa solo col taglio della spesa pubblica, che anzi, in questi modi e in queste condizioni, è solo controproducente, e ogni giorno più suicida? Con l'"austerità" non si va da nessuna parte (o meglio, si può finire "in Grecia"). E il neoliberismo imperante in Europa, al quale siamo scrupolosamente ligi in Italia, sta facendo solo gravi danni, senza avere una idea per rimediare.

12 luglio 2012

Intervallo perugino

"Ma che è tutti 'sti scalini oh!": tipico passante qualunque per Perugia.
Che è stato il giorno della laurea papiniana dell'amica Gloria. 
Ed era giorno di Umbria Jazz.
Ore 15.00, tre negri (è jazz) che fanno musica poco piacevole, uno alla chitarra, uno alla batteria, uno all'hammond. Quarantenne che tenta di muoversi cercando un ritmo. Un giapponese che riprende con l'Ipad. Altra coppia di quarantenni che abbozza di ballare. Sgatto. A Umbria Jazz, il tasso di quarantenni è direttamente proporzionale col tasso di sgattosità di un eventuale concerto. Comunque, tra il peggio che potesse offrire Umbria Jazz (che comunque per principio quest'anno si boicotterebbe, causa assenza di Rockin' Dopsie Jr).
Ci si perde allora nella nostalgia, le ripetute percorrenze sulle strade di Monteluce e Sant'Erminio. E il rendersi conto che, quando si faceva l'università, ah che si andava pure a Giurisprudenza? Vero, ogni tanto!

11 luglio 2012

Genesi 1,18-22 (creazione della donna) extended version

18 Poi il Signore Dio disse: «Non è bene che l'uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia simile». 19 Allora il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di bestie selvatiche e tutti gli uccelli del cielo e li condusse all'uomo, per vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo l'uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello doveva essere il suo nome. 20 Così l'uomo impose nomi a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli del cielo e a tutte le bestie selvatiche, ma l'uomo non trovò un aiuto che gli fosse simile. 21 Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull'uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e rinchiuse la carne al suo posto. 22 Il Signore Dio plasmò con la costola, che aveva tolta all'uomo, una donna e la condusse all'uomo. 22 bis E Dio fece in modo che la spalla della donna fosse un ottimo appoggio per la bottiglia di birra dell'uomo. E Dio vide che era cosa buona.

9 luglio 2012

Siamo ancora in tempo, l'estate ancora è lunga

Già di per suo, oggettivamente, il caldo estivo saprebbe essere abbastanza irritante.
In più, quest'anno ci è presa di dargli nomi idioti mitologicizzanti.
E' solo il 9 luglio, l'estate ancora è lunga, siamo ancora in tempo per fermarci.

7 luglio 2012

Una storia dickensiana

Piena solidarietà col neonato abbandonato alla "ruota" di una clinica milanese.
Che già è nato prematuro ed è stato abbandonato; in più, senza cuore, gli hanno dato nome Mario, "in onore" congiuntamente di Mario Monti, Mario Balotelli e S. Maria Goretti.
Bucio de culo.

3 luglio 2012

Spending review - Monti: "Non useremo l'accetta"

Mario Monti sulla spending review: "Non useremo l'accetta".

2 luglio 2012

Euro(beer) 2012! Triste solitario y final

E' stata un'umiliazione pesantissima questo 4 a 0 dalla Spagna.
Però, gli oscuri presagi c'erano tutti, il pomeriggio precedente al Todis la birra spagnola era finita, e si era dovuti ripiegare (con infausti esiti) sulla sangria.
Ma soprattutto su, semo sinceri, che gusto ci sarebbe stato a festeggiare con la fontana di Piazza Tacito vuota senza acqua? Quasi quasi meglio così!
Menzione speciale, ai birrocchioni che, terminata la partita, su le casse delle auto modificate, e giù a fare discoteca in Piazza Tacito per un'ora e mezza.