28 luglio 2008

Napolitano

Va da sé, visti i pesanti attacchi che hanno avuto a oggetto il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano, che nei suoi confronti si nutre la massima fiducia e stima.
In tutta una serie di difficili passaggi che ha dovuto affrontare nell'ultimo anno, in particolare la crisi del governo Prodi e le tensioni derivate dagli ultimi provvedimenti del governo Berlusconi, è sempre riuscito a svolgere il suo ruolo in maniera egregia, preciso e puntuale.
Sicuramente certi provvedimenti si potrebbe gradire venissero bloccati direttamente da lui, bloccandone la promulgazione, e Napolitano stesso, avesse la possibilità di esercitare piena discrezionalità politica, lo farebbe. Ma non tocca dimenticare anzitutto i principi costituzionali, per cui il Presidente della Repubblica, lungi dal potersi sostituire all'attività del Governo e delle Camere, può rifiutarsi di promulgare un provvedimento solo in caso di palese incostituzionalità. Che poi, il vizio di costituzionalità potrà comunque essere sollevato da qualunque magistrato. E non tocca dimenticare la situazione politica in cui si trova Napolitano, primo presidente della repubblica di storia politica comunista, e quindi a maggior ragione tenuto alla tutela delle forze politiche a lui opposte, e il suo trovarsi ancora agli inizi del mandato, senza la forza politica e il prestigio generalizzato che potrebbero permettergli uno scontro più duro contro certe posizioni del governo Berlusconi. Non si può pretendere che un presidente della repubblica entri fin dall'inizio in guerra aperta per cinque anni contro il governo.
E' per questo che bisogna prendere le distanze dagli attacchi, ingiustificati e spesso volgari, ascoltati nell'ultimo mese, ed è doveroso per ogni progressista e sincero democratico appoggiare pienamente l'operato di Napolitano, che è e probabilmente sarà l'unica figura di garanzia nei cinque lunghi anni che si preparano.

Detto questo amici cari, saluti a tutti, e a sentirsi presto.

27 luglio 2008

Stati di emergenza

Oltre che strumento nel caso attuale, l'immigrazione, estremamente opinabile e probabilmente dannoso, ai fautori dello stato di emergenza sfugge un principio basilare della legalità e della democrazia repubblicana, in virtù del quale è da rifuggire il più possibile l'utilizzo di legislazioni eccezionali e speciali, in particolare per la gestione di questioni di ordine pubblico. Che da sempre sono il preludio degli autoritarismi, e di cui possiamo benissimo fare a meno.

Rifondazione Comunista, e adesso?

Qui si appoggiava la mozione Vendola, lo si è detto. Invece il congresso di Rifondazione Comunista, grazie al coalizzarsi delle varie mozioni di minoranza, ha visto alla fine la vittoria della mozione facente capo a Ferrero. In sintesi, no a costituenti a sinistra, no a qualsiasi dialogo col Partito Democratico, abiura dell'esperienza dell'Unione e della partecipazione al governo Prodi. In pratica, una rifondazione di Rifondazione, in chiave ontologicamente minoritaristica e contraria a qualsiasi compromesso.
Ok, il dibattito lo vedo da esterno. Ma francamente (al di là delle analisi politiche del documento approvato, che in buona parte reputo largamente sbagliate) non riesco assolutamente a capire quali possano essere, adesso le prospettive politiche del Prc. Se tutto va bene, possono ambire massimo al tornare a un 6, 7 % dei voti. Magari a livello locale nelle trattative  per le amministrazioni avranno maggiore "forza contrattuale". E poi?
Non è questo che serviva alla sinistra italiana, in questo contesto attuale di mancanza di rappresentanza e rappresentatività. Occorre lavorare alla creazione di un soggetto con le idee, i numeri e le persone per poter tornare a contare. Un soggetto unitario e plurale, senza aggettivazioni che ormai significano ben poco. Non si può pensare dopo 20 anni di far rientrare i buoi nella stalla del Partito Comunista, come pensa qualcuno. Ormai quella stalla non esiste più.
Per creare un tale forza, Rifondazione sarebbe stata molto utile. E invece ha prevalso una scelta di egoismo, e la strada per una grande sinistra in Italia è ancora più complicata.

[ah. al di là poi della strana cosa che il capofila di certe proposte opposizionistiche sia proprio quel Ferrero Paolo, unico ministro di Rifondazione Comunista nel governo Prodi, chissà se dopo aver fatto i casini che sappiamo sul protocollo del welfare dello scorso anno, qualche anima candida dura e pura si è resa conto a cosa hanno aperto la strada, con una finanziaria che si sta riempiendo di una miriade di emendamenti pesantemente lesivi dei diritti dei lavoratori, ultimo ieri quello che va a sanare a favore dei datori di lavoro i conflitti per irregolarità nell'utilizzo di contratti a tempo determinato...]

26 luglio 2008

Il cammello e il dromedario

La nota canzone "Il cammello e il dromedario", a meno che non sia un improbabile inno antitabagista (dando un colpo a cerchio e uno alla botte contro la Camel, che abbina il nome cammello all'immagine del dromedario), è rea di inutile se non dannoso pauperismo rassegnatario nel solco del "poveri ma belli". Insomma, conservatorismo compassionevole reaganiano.
[oltre a diffamare il dromedario, che francamente mi sa un passo avanti rispetto al cammello]

 Il cammello e il dromedario

In un deserto un giorno s'incontrarono,
senza volerlo per caso si guardarono,
un dromedario ricco, ed un cammello povero.
Si salutarono, si oltrepassarono,
poi si fermarono, ci ripensarono,
e ritornarono, si riguardarono, e il dromedario disse così:
Bè, perchè, tu ci hai due gobbe ed io ne ho solo una perchè?
Mi guardi imbambolato dalla duna perchè,
continui a masticare e non rispondi, dammena una,
se me la vendi una fortuna ti darò!
Ed il cammello essendo bisognevole,
per un momento si dimostrò arrendevole,
poi si guardò le gobbe, con occhio lacrimevole.
E allor ci ripensò, e se le riguardò,
la testa dondolò, e poi la sollevò, lo sguardo corrucciò,
e il petto si gonfiò, e al dromedario disse così:
Sai che c'è, io resto con due gobbe e tu con una perchè,
non me ne importa della tua fortuna perchè,
son povero ma bello e nerboruto,
e dalla duna io ti saluto e con due gobbe me ne vò!
La, la, la... Così si riconferma che il cammello è bigobbuto,
e il dromedario monogobba resterà!




Trilogia del Popolo 3 - Ricettatori

Oltre all'aumento dei prezzi degli alimentari, che nell'ultimo anno si è davvero fatto sentire, a partire dal latte e il pane a dicembre, c'è da denunciare anche il ritiro (a opera indubbiamente di qualche pescecane) dei seguenti prodotti di personale largo consumo dalla distribuzione.

- birra tipo "weiss", buona economica e lievitosa, all'Hurrà
- biscotti tipo "abbracci", in confezione da 700 g, all'Hurrà
- birra tipo "pils" Waidbauer, proprio quando uno s'era fatto il gusto al sapore deciso del luppolo, perfetta per una birretta alle 11.30 di una mattinata invernale, al Todis
- pecorino rosso, bello saporito e ottimo per una ministagionatura in panno nel frigo, al Todis
- bottiglietta di succo di limone concentrato da 250 ml, indispensabile per la preparazione del sidro, al Todis

Trilogia del Popolo 2 - Bestiacce calamitose

Il Popolo naturalmente aborrisce le bestiacce moleste.
Nella categoria "animali nemici del popolo" posto di rilievo è assegnato alla perfida Cicala. Animale notoriamente ozioso e anticostituzionale, è capace se è caldo di rompere le scatole dalle 5.30 di mattina alle 21.15 di sera.
Crecrecrecrecrecrecrecrecrecrecrecrecrecrecrecrecrecrecrecrecre.
Tale bestia (che non assomiglia neanche di sembiante ai simpatici grilli) è una grossa bestiaccia volante, ma piuttosto impedita anche in quest'arte.
Raggiunge la forma adulta di notte, abbandonando assieme all'ultimo stadio larvale un tenace esoscheletro ben tenace.
Fanno casino agitando il largo addome.
Suoi nemici naturali sono i beneamati passeri. Purtroppo, come insegnava un vecchio compagno, a sfrondare troppo gli alberi i passeri non nidificano, e le cicale proliferano vieppiù. Come è accaduto quest'anno.
A riprova della malvagità insita nella cicala, settimana scorsa una momenti mi ciecava, mentre passeggiavo ignaro di tutto.
Si propone l'addestramento di scoiattoli insettivori (naturalmente tramite ingegneria genetica), da liberare nelle pinete per ripulirle dal flagello.
Qualcuno potrebbe suggerire di adottare per ogni persona dei passeri, o meglio delle passere, ma tale provocazione da carrettiere nonché triviale non deve essere raccolta. Dignitosa indifferenza verso la passera compagni.

Chi crede che la descrizione sia tendenziosa, legga la voce su Wikipedia, e dica un po' se non fanno davvero schifo.
Foto di una cicala adulta, e dell'esoscheletro larvale.


Trilogia del Popolo 1 - Profittatori del Popolo

Tutti saprete la tragica storia di illeciti commerciali vari che hanno fatto cessare -si spera ancora in via temporanea- la produzione dell'amato liquore e raffinato elisir ternano "Viparo", vanto della farmacia Morganti.
E per chi non lo sapesse, il Viparo è un amaro dalla possente gradazione (21%...), tipico appunto della città di Terni. Viparo perché naturalmente tra gli ingredienti segreti c'è il veleno della vipera. Oppure perché a berne un goccio te senti tutta la forza de 'na vipera in corpo.
Non divaghiamo.
Tale amaro, smerciato prima della chiusura a sei-sette euro la bottiglia, non è attualmente in commercio.
E le poche bottiglie rimaste di scorta, vengono oggi rivendute da perfidi droghieri ricettatori e profittatori del Popolo (di cui va da sé sono nemici) a ben 11.50 € l'una.
Beh lo sdegno di fronte a tale notizia credo sarà unanime.

25 luglio 2008

Su nel Paradiso lascialo andare, per le Tue montagne... 2008

Proprio un anno fa, si scriveva per commemorare la scomparsa di Stefano Zavka, l'alpinista ternano morto sul K2 nel luglio del 2008.
Oggi, nonostante la triste morte di Karl Unterkircher, speravo di poter scrivere una pagina differente, con il salvataggio dopo giorni di bivacco sulle pareti del Nanga Parbat dei suoi due compagni, Walter Nones e Simon Kehrer.
La gioia rimane, ma è funestata dalla tragica notizia dei quattro morti, un padre e tre figli, unica superstite la madre, che arriva dal Mont Dolent, in Val d'Aosta.
A Unterkircher, alla famiglia Germs, a tutti coloro che la Montagna chiama a sé ogni anno questo pensiero.


Signore delle cime

Dio del cielo, Signore delle cime,
un nostro amico hai chiesto alla montagna.
Ma ti preghiamo, ma ti preghiamo
su nel paradiso, su nel paradiso
lascialo andare, per le Tue montagne.

Santa Maria, Signora della neve
copri col bianco soffice mantello
il nostro amico il nostro fratello
Su nel paradiso, su nel paradiso,
lascialo andare, per le Tue montagne.

24 luglio 2008

Allianz

Certo che il sentir parlare Bettini, la pancia grigia dietro Veltroni, di possibilità di alleanze larghe (anzi, sconfinate) del Partito Democratico, dall'Udc a Rifondazione Comunista, lascia perplessi ma dà un certo gusto. Dopo che per mesi e mesi, dopo aver proclamato il fallimento dell'Unione, Veltroni non ha fatto altro che ripetere la pretesa autosufficienza "maggioritaria" del Pd. E salvo fare subito eccezioni, si è visto con quali brillanti risultati, con l'Italia dei Valori.
Ohi, l'idea dell'alleanza e dell'unità qui la si condivide pienamente, da bravo frontista togliattiano e con una coscienza politica formatasi a inizio decennio. Anche se dell'Udc se ne può e deve fare benissimo a meno. Non è che solo il fatto che in Parlamento siano all'opposizione li abbia cambiati.
Però insomma, le elezioni politiche difficilmente saranno prima di cinque anni, e quindi caro Pd, calma, la stronzata ormai è stata fatta, e mo' buoni, non servono inutili accelerazioni.

Oh ecco un'altra cosetta che invece sarebbe da fare: in cosa consista il "dialogo" col centrodestra lo si è visto ormai. Si eviti quindi di fare da sponda a ogni fantasia su una "legislatura costituente", che già di voglia e di numeri per farlo dall'altra parte ne ne hanno fin troppa. Non mettiamoci quindi ad assecondarli, e si parta con una campagna contraria preventiva, che si una Costituzione riscritta dalle destre italiane e di una Repubblica federalista e semipresidenziale non se ne sente assolutamente la necessità.

23 luglio 2008

Non è giornata

Bah. Tra la piscina saltata per le ubbie climatiche di qualcheduno, la grigliata perugina per le défaillance dell'ultimissimo minuto e foss'anche il concerto romano dei Ratti della Sabina per la crumiraggine del sor fratello, oggi è nettamente la giornata delle sòle.

22 luglio 2008

Buone notizie dai Balcani

Una buona notizia dai Balcani?
L'arresto ieri di Radovan Karadžić, già presidente della Repubblica Serba e responsabile della strage di Srebrenica.
Ora si aspetta Ratko Mladić.

Chiacchiere all'Arci

L'altro giorno, chiacchierando amabilmente in un bel pomeriggio estivo all'Arci di Sant'Erminio, dopo il calciomercato e i ricordi di quanto fossero zozzoni i frequentatori delle prime edizioni di Umbria Jazz, il discorso è caduto sull'interessante tema dell'ammazzamento degli animali da cortile. L'argomento pare più che degno di essere riportato, così dal divulgare quanto possibile tali conoscenze.

CAVALLO
- (oh cavallo nun arzassi la criniera) dice che non so' scemi, e quando vengono condotti alla trappola nel mattatoio, lo capiscono che sta per succedere, e si impuntano
MAIALE - ah l'arte dello scannamento! Mentre uno tiene la testa del porco tra le gambe, un altro dietro gli tira le zampe posteriori, così che il gustoso suino espone bene la gola al coltello dello scannatore che lo sovrasta. A 'sto punto, il maiale attacca a strilla', e di casino ne fa parecchio. Un terzo è pronto con una bacinella a raccogliere il sangue dal taglio. Si sgozza il maiale perché tocca dissanguarlo. Appena muore, si versa sulla carcassa acqua bollente, per togliere le setole del pelo, e lo si appicca per le zampe anteriori, per procedere al taglio longitudinale per sventrarlo e deviscerarlo. Infine, raccomandazione che del maiale non si butta via niente. [aneddoto del maiale vinto alla sagra a Sant'Erminio, e scannato -male- in loco, con la bestia che correva strillando e fiottando sangue per tutto il piazzale]
GALLINA - vabbe' si sa. Tiri il collo e giri di 90°.
OCA - questa fa schifo. Il collo non lo tiri perché è già lungo di suo. Si afferra la testa, la si gira, e si caccia un coltello all'altezza dell'orecchio dell'oca. Quindi si sà un mezzo giro, così, nel cervello.
CAPRA - altra bestia sgozzata. E che, con quei belatini e quella pupilla a spacco, pare de ammazza' un cristiano.
UCCELLETTI - pigli e li sbatti per testa, spezzandogli la colonna vertebrale.


Dopodiché, tutti a farsi un giro di birra e gazzosa.

18 luglio 2008

G8

All'incirca in qesti stessi giorni, un luglio di sette anni fa, si svolgeva il vertice del G8 a Genova.
Edizione che verrà ricordata solo per le violenze, in piazza e fuori, che portarono alla morte di un manifestante, e delle atrocità commesse da corpi della polizia italiana nella irruzione alla Scuola Diaz, e soprattutto nella caserma di Bolzaneto, dove centinaia di manifestanti, detenuti illegalmente, subirono ogni sorta di violenza fisica e morale.
Di fronte alla gravità dell'accaduto, non si può che commentare negativamente l'esito del processo, risoltosi con poche condanne, e lievissime, per 15 imputati.
Si comprende la difficoltà di un processo del genere, senza reali possibilità di individuare in maniera equilibrata la responsabilità di atti commessi non da singoli, ma collettivamente, rischiando di creare capri espiatori. Quando poi soprattutto rimarrano impuniti i responsabili politici dell'accaduto, svariati dei quali attualmente di nuovo al governo, a festeggiare l'immunità sancita da questa sentenza. Che certe violenze sistematiche difficilmente qualche ufficiale le avrebbe ordinate, se non era più che sicuro di avere le spalle coperte, nella Polizia di Stato e al Ministero dell'Interno. Violenze, percosse, lesioni gravissime, e invece condanne per abuso di ufficio, che cadranno in prescrizione e non saranno mai scontate.
Si è messo l'ennesimo sigillo a vicende che purtroppo l'Italia non ha mai voluto affrontare fino in fondo, preferendo rimuovere ogni ricordo passati solo pochi mesi.

Detto ciò, una considerazione sulla inutilità stessa di tali vertici.
Gravissimi problemi di legittimazione democratica, con esecutivi di otto stati che pretendono di dare risposte  per tutto il mondo.
Mancanza di rappresentatività, che quasi tutti questi paesi presi singolarmente neanche 30 anni fa erano davvero le otto economie più importanti del mondo. A maggior ragione oggi -l'Italia in primis-.
Iniutlità pratica, per un appuntamento solo rituale, di sfoggio e spreco di risorse, senza che si riescano a prendere decisioni degne di tale nome, e politicamente condivisibili nel nome di un interesse comune globale.

17 luglio 2008

Travian, un mese dopo

A circa un mese dalla conclusione del server 3 di Travian (vinto tra l'altro dalla confederazione di cui si faceva parte), un saluto e un augurio di buon gioco agli amici Luca e Matteo e al fratello del sottoscritto, che hanno commesso il grave errore di cominciare a giocare anche loro, nel nuovo round del server 3.

E un saluto a tutti i componenti de IL*PATTO e della confederazione CLAN, e a giocatori come FinnMacCool, Revan, Demians, Domhnaill, Innox e tanti altri.

Ah, e naturalmente, per la serie resistenza e sedersi sulla sponda del fiume che prima o poi passerà il cadavere del tuo nemico, anche i vari Feartofear, Cola e Leone Magno, e un best rank difesa 191...


STALINGRADO - ZONA LIBERA DI VALNERINA - SIERRA MAESTRA - ZONA LIBERA DI UZICE-BIHAC - JENIN O.L.P. - ALFONSINE-A BULOW

16 luglio 2008

Lo chiamavano Bertolaso

Si rifletteva ieri sulla nostra comune "Emergenza Fica".

Che già dal punto di vista nominalistico la questione è errata. Come i rifiuti in Campania. L'emergenza è una situazione straordinaria, la mancanza di fica qui è la norma, è un problema cronico.

Comunque, a problema strutturale abbisogna rimedio strutturale.

Sarà che forse la fica manca, ma vedendone molta, fin troppa, in giro, alla fine l'elemento visivo diventa un surrogato.

Si propone quindi un periodo di stretto isolamento, e magari qualche conseguenza positiva la si potrebbe avere.

A voi, comunità scientifico/picchiologica del web.

Umbria Jazz 2008

Da 'ste parti, tendenzialmente si boicotta Umbria Jazz. Per non eccessivo gradimento della musica in questione, per revanscismo di quando era Umbria Jazz, non Perugia Jazz, per il fatto che è diventato un evento cui "tocca andare", a prescindere dal merito.

Però, volendo spezzare qualche lancia in suo favore, c'è da dire che in questi giorni a Perugia c'è una bella atmosfera, c'è un sacco di fica, danno il caffè gratis, e soprattutto molti concerti non sono di musica jazz.

Bloody Monday

Ah m'ero scordato di salutare. Salve a tutti!

Comunque.

L'altro giorno, visto che tanto già stavo in ritardo, trovandomi sottomano le forbici, penso bene di scorciare i peli della barba sul collo. Senza specchio.

Morale: un taglio di carne di 2,5 cm di lunghezze, per un un millimetro abbondante di profondità.

Vabbe', alla fine automutilazione abbastanza innocua.

Però porca miseria dovevate vede' il sangue come fiottava.

Novità!

Ma sapete che è successo???

Dopo il poker diritto del lavoro/diritto amministrativo II/diritto penale II/diritto civile, sono in vacanza!